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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Luglio: il mese tra sole e luna

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  Non è un mese. È un’opera in tre atti: luce, storia e canzoni. Una celebrazione in 31 giorni che inizia con un sole teatrale a centro cielo e finisce con i desideri sussurrati alle stelle cadenti. Certo, quando hai per nome Julius, in onore di Cesare stesso, non puoi che entrare con passo imperiale. Un tempo rispondeva al nome Quintilis, era il quinto mese del calendario romano. Poi Giulio, tra un cesareo storico e l’altro, decise che meritava qualcosa di più. E così, nacque una nuova epoca, con un calendario rivisto e corretto, e un mese che sa di conquiste, fuoco estivo e albicocche mature. Ma sotto l’afa, pulsa la memoria collettiva: il 20 luglio 1969, l’umanità mise piede sulla Luna. Due astronauti in bianco e nero, un piccolo passo sulla polvere e un grande salto nei telegiornali di tutto il mondo. Da allora, ogni volta che il cielo si scurisce, c’è chi cerca la sagoma dell’Apollo 11 riflessa sulla superficie lunare. E mentre lo sguardo si alzava verso l’universo, c’era an...

Irma Bandiera, nome in codice: "Mimma", il volto della libertà

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  Nel buio fitto della Seconda guerra mondiale, quando le città tremavano sotto le bombe e l’Italia vacillava tra occupazione e paura, una giovane donna di Bologna scelse di non piegare la testa. Il suo nome era Irma Bandiera. Dopo di lei, non fu più solo un nome: divenne simbolo, divenne eredità. La storia di Irma non è un racconto ordinario. È la narrazione di una ragazza borghese, che trasformando il dolore più lacerante, compì la scelta più coraggiosa. La sua vita è una testimonianza vivida e tangibile della forza con cui innumerevoli donne italiane – troppo spesso relegate all'oblio – divennero il motore propulsore della Resistenza. Nata a Bologna l'8 aprile 1915, Irma proveniva da una famiglia benestante, eppure saldamente ancorata a valori democratici e al mondo del lavoro. Suo padre, Angelo, un capocantiere, e sua madre, Argentina, un'affettuosa figura materna, insieme alla sorella Nastia, dal forte spirito politico, e alla nonna Filomena, commerciante tenace di...

Le origini del Corpus Domini

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  La solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, meglio conosciuta con il nome latino Corpus Domini , è una delle celebrazioni liturgiche più significative del calendario cattolico. Festa mobile, viene celebrato il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità, ma in molte nazioni, tra cui l’Italia, è consuetudine spostarla alla domenica successiva per favorire la partecipazione dei fedeli. La liturgia di questa ricorrenza richiama, in tono più festoso, quella del Giovedì Santo, in cui si commemora l’istituzione dell’Eucaristia durante l’Ultima Cena. Tuttavia, a differenza del clima più intimo e raccolto della Settimana Santa, il Corpus Domini si presenta come manifestazione gioiosa e pubblica della fede, spesso accompagnata da suggestive processioni eucaristiche che attraversano le vie delle città. Un modo, insomma, per portare il mistero del Corpo di Cristo fuori dalle mura delle chiese e dentro il cuore del mondo. Ogni anno, nel cuore dell’estate liturgica, l...

Il nodo di stile

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Chi avrebbe mai detto che un semplice fazzoletto legato al collo, nato in mezzo al fango dei campi di battaglia, potesse diventare uno dei simboli più universali di eleganza e di entità personale. La cravatta: oggi considerata accessorio di stile per eccellenza. Ha attraversato secoli di storia, attraversando guerre, rivoluzioni, salotti aristocratici e passerelle contemporanee, reinventandosi ad ogni nodo. La sua origine affonda le radici nel XVII secolo, durante la Guerra dei Trent’anni. I mercenari croati al servizio del re di Francia indossavano al collo un fazzoletto annodato con praticità e un tocco inaspettato di eleganza. Quel dettaglio attirò lo sguardo curioso dei parigini, che ne storpiarono il nome da “hrvatska” a “cravate”, trasformandolo nell'accessorio più chiacchierato dell’epoca. Luigi XIV, il Re Sole, ne fece un vero status symbol di corte. Istituì persino la figura del cravattaio, incaricato ufficiale di realizzare nodi perfetti e teatrali, utilizzando sete...

13 Giugno 1946

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  Il pomeriggio del 13 giugno 1946 rimase impresso nella memoria storica d'Italia: Umberto II di Savoia, l'ultimo Re d'Italia, lasciò definitivamente la penisola chiudendo il sipario su una monarchia secolare ed aprendo la strada alla neonata Repubblica. La notte fra il 12 e 13 giugno, nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri, il presidente Alcide De Gasperi prese atto dei risultati proclamati dalla Corte di Cassazione il 10 giugno: 12 717 923 cittadini favorevoli alla Repubblica e 10 719 284 cittadini favorevoli alla Monarchia; assumendo le funzioni di Capo provvisorio dello Stato. Alle 14:30 - nel cuore del Quirinale, si consumarono gli ultimi atti di un'epoca -  il “re di maggio” si congedò con parole sentite dai membri della corte, uomini e donne che avevano servito la corona. Un tributo speciale fu riservato ai Corazzieri e ai Carabinieri, schierati nel cortile d'onore per l'ultimo servizio di guardia al loro sovrano. L'aria era densa di emoz...

Quando l'Italia "inventò" la Posta Aerea

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  Maggio 1917, Italia – Nell’Europa impegnata, ferita, lacerata dalla Grande Guerra, un lampo di genio italiano stava già preparando il decollo verso il futuro. Tra le città di Torino e Roma, un volo sperimentale stava per scrivere una pagina inedita nella storia delle comunicazioni, portando alla luce il primo francobollo di Posta Aerea al mondo. Non era solo un pezzo di carta; era la promessa di un futuro dove le distanze si sarebbero accorciate grazie alla velocità dell'aria. Immaginate, un francobollo comune, quello da 25 centesimi "espresso" del 1903, trasformato per l'occasione. Su 200.000 esemplari venne apposta una soprastampa rossa eloquente: "ESPERIMENTO POSTA AEREA MAGGIO 1917 TORINO-ROMA – ROMA-TORINO". Tale piccola modifica lo rese immediatamente un simbolo, un oggetto da collezione così ambito che la vendita fu limitata a soli tre pezzi per persona. Un'iniziativa non casuale, ma voluta e autorizzata dal Ministro delle Poste dell'epo...

Poste Vaticane omaggia Santa Maria di Gesù Crocifisso Baouardy: un simbolo universale di speranza

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  Poste Vaticane   ha reso omaggio alla straordinaria figura di Santa Maria di Gesù Crocifisso, conosciuta anche come Mariam Baouardy, con un’emissione filatelica speciale del 27 maggio 2025. Un francobollo e un annullo postale dedicati a una donna che, con la sua incrollabile fede, ha lasciato un segno indelebile nella storia e nel cuore di credenti di ogni cultura e confessione. Nata in Galilea nel 1846, Mariam Baouardy affrontò difficoltà fin dalla giovane età. Orfana a soli tre anni, visse in un contesto di povertà e tensioni, ma seppe trasformare il dolore in un cammino di fede. A 13 anni, fu vittima di un violento tentato omicidio per aver rifiutato di convertirsi all’Islam, ma raccontò di essere stata miracolosamente guarita dalla Vergine Maria. Questo evento segnò la sua vita e la spinse verso una profonda vocazione religiosa. Divenuta monaca carmelitana, visse esperienze mistiche eccezionali, tra cui estasi, stigmate e visioni, sempre con straordinaria umiltà. La ...

Paola Del Din: Coraggio, Resistenza e Memoria

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  La storia di Paola Del Din è una delle più straordinarie testimonianze di coraggio e dedizione della Resistenza italiana. Nata nel 1923 a Pieve di Cadore, in Veneto, si trovò a vivere anni difficili, segnati dall’occupazione nazifascista. Da giovane laureata in Lettere presso l’Università di Padova, scelse senza esitazione di unirsi alla lotta partigiana, combattendo al fianco di suo fratello Renato nella Brigata Osoppo. La perdita di Renato, caduto in azione, fu un dolore immenso, ma la spinse ancora di più a portare avanti la causa della libertà. Con il nome di battaglia Renata, Paola si incaricò di missioni pericolose: staffetta, informatrice, e persino messaggera tra le linee nemiche. Riuscì a raggiungere gli Alleati a Firenze consegnando documenti fondamentali per la Resistenza, dimostrando un’intraprendenza fuori dal comune. Ma fu nel 1944 che il destino le riservò una sfida ancora più grande: diventare la prima donna paracadutista italiana impiegata in guerra. Addestra...

San Marino, 4 Giugno 1915: la guerra fantasma e il grande inganno

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  Nel vortice infuocato della Prima Guerra Mondiale, San Marino si trovò catapultato involontariamente al centro di una tempesta mediatica e politica che avrebbe segnato per sempre la sua storia. Il 4 giugno 1915, un proclama destinato ai giovani sammarinesi, scritto dal ventenne Giuliano Gozi, trasformò il piccolo Stato in un presunto alleato dell’Italia nella guerra contro l’Austria, almeno secondo la stampa dell’epoca. Tra entusiasmo interventista e propaganda bellica, i giornali titolarono che San Marino aveva dichiarato guerra agli Imperi Centrali, generando sgomento e sospetti. L’Italia, già diffidente, colse l’occasione per rafforzare il controllo: il 1 giugno inviò quattro Carabinieri per stabilire una caserma sul Monte Titano, determinata a monitorare da vicino ogni movimento. Ma le autorità locali respinsero l’imposizione, difendendo strenuamente la propria autonomia. L'atmosfera si fece incandescente. I timori italiani trovavano terreno fertile nei sospetti già esi...

Giuseppe Gori: il calzolaio che sfidò il fascismo e pagò con la vita

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                                                            San Miniato – A ottant’anni dalla sua scomparsa, Giuseppe Gori continua a rappresentare un simbolo di coraggio e resistenza. Nato il 15 gennaio 1914 nella frazione di Cigoli, in un'Italia segnata dal regime fascista, Gori trascorse la sua infanzia in una famiglia modesta, aiutando il padre nella bottega di calzolaio. Ma dietro quel banchetto, oltre agli attrezzi del mestiere, si intrecciavano idee rivoluzionarie e sogni di libertà. Dopo essersi arruolato volontario nell'esercito nel 1932, congedandosi due anni dopo con il grado di sergente, tornò al suo paese e iniziò a frequentare gruppi antifascisti. Il suo piccolo laboratorio divenne un punto di ritrovo per i giovani che condividevano la sua avversione al regime. Le sue attività politiche, però, non passarono inosservate. Nel...