L’Ordine al Merito Europeo: un riconoscimento per chi costruisce l’Europa

 



In una decisione storica, il 5 maggio 2025 l’ufficio di Presidenza del Parlamento europeo ha istituito l’Ordine al Merito Europeo, il primo riconoscimento civile conferito direttamente da un’istituzione dell’Unione. La data non è casuale: arriva in vista del 75° anniversario della Dichiarazione Schuman, documento simbolico che diede il via al processo di integrazione europea nel 1950.

Questa nuova onorificenza segna un cambiamento significativo nel modo in cui l’Europa celebra il contributo dei suoi cittadini – e non solo. Fino ad oggi, le onorificenze civili erano prerogativa dei singoli Stati membri. Solo l’Irlanda fa eccezione, non avendo un sistema di ordini nazionali, ma premi onorifici come il Presidential Distinguished Service Award.

L’Ordine al Merito Europeo nasce per colmare un vuoto: quello di un riconoscimento condiviso, capace di unire sotto un’unica bandiera chi agisce per rafforzare democrazia, dignità e solidarietà.

"L'Europa è costruita dai suoi popoli e l'Ordine europeo al merito è dedicato a loro", ha dichiarato il Presidente Metsola. "Quest'Ordine celebra coloro che guidano con coraggio, agiscono con convinzione e credono – come Robert Schuman – che la pace, la democrazia e la dignità non siano solo ideali, ma azioni concrete. Nel 75° anniversario del più audace inizio dell'Europa, rendiamo omaggio a coloro che continuano a costruirla".

Il riconoscimento sarà articolato in tre livelli e prevede la consegna di: una medaglia e un distintivo ufficiale, un certificato firmato dal Presidente del Parlamento europeo e la pubblicazione del conferimento nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione.

Le candidature potranno essere proposte dai Presidenti delle principali istituzioni UE, dai Capi di Stato o di Governo, e dai Presidenti dei Parlamenti nazionali. Il comitato di selezione sarà composto da sette membri: il Presidente del Parlamento europeo, due Vicepresidenti e quattro personalità europee di rilievo. Ogni anno saranno scelti fino a 20 insigniti.

 Possono essere candidati cittadini sia europei che non europei, purché abbiano promosso o difeso i valori sanciti dai Trattati dell’UE: diritti umani, stato di diritto, coesione europea. Non sono ammissibili i funzionari delle istituzioni UE attualmente in carica.

La prima cerimonia di conferimento è prevista entro la fine del 2026 e rappresenterà non solo un evento celebrativo, ma anche un richiamo simbolico all’eredità di Schuman e alla resilienza del progetto europeo in tempi di sfide globali.

Michele Fiaschi

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