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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

La Festa della Repubblica: celebrazione della nostra identità e democrazia

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  Il 2 giugno è il giorno in cui l'intera nazione si stringe attorno ai valori della Repubblica. È un'occasione solenne per riscoprire la nostra identità più autentica e rinsaldare i legami che ci uniscono in una comunità. Questa giornata non è soltanto una celebrazione, ma un momento di intensa condivisione, che ci rende unici e rafforza il senso di appartenenza a un grande progetto comune. È il giorno in cui l'Italia, con lo sguardo rivolto al passato, rievoca la scelta epocale che ne ha forgiato il destino, proiettandosi con determinazione verso il futuro. Nel 1946, dalle ceneri della guerra, l'Italia fu chiamata a scegliere il proprio destino: perpetuare la monarchia o abbracciare la Repubblica. Fu una decisione intrisa di dibattiti e passioni, ma alla fine prevalse il desiderio di cambiamento. Con un atto collettivo di volontà, gli italiani votarono per la Repubblica, inaugurando un'era nuova, fondata sui principi di libertà, giustizia e partecipazione democrat...

Emessi i primi francobolli di Leone XIV

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                                Il 27 maggio 2025, sono stati emessi i primi francobolli del Pontificato di Leone XIV. La prima serie è composta da quattro valori ( da 1,25, 1,30, 2,45 e 3,45 euro): “Leone PP. XIV – Anno I S.P. MMXXV. Il valore da 1,25 euro riproduce il neo eletto Pontefice nell'atto di salutare i fedeli dalla Loggia delle Benedizioni dopo l'elezione, il valore da 2,45 euro raffigura il Santo Padre al termine della cerimonia; i valori da 1,30 e 3,20 euro riproducono due momenti della successiva Missa Pro Ecclesia in Cappella Sistina. Si tratta di una bellissima sintesi fotografica dei primi istanti - dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro - il neoeletto Leone XIV ha pronunciato le sue prime parole come Successore di Pietro, portando un messaggio di pace. In un'epoca segnata da tensioni e divisioni, ha scelto di esordire con un messaggio semplice ma carico di significato, s...

Lo stemma innovativo di Leone XIV

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                                 evoluzione dello stemma di Leone XIV Il 14 maggio 2025, la Sala Stampa della Santa Sede, con il comunicato n. 315, ha pubblicato la descrizione araldica dello stemma di Papa Leone XIV, a firma di Don Antonio Pompili (Vicepresidente dell'Istituto Araldico e Genealogico Italiano),  tagliato: nel 1° d’azzurro a un giglio d’argento; nel 2° di bianco, al cuore ardente e trafitto da una freccia posta in sbarra, il tutto di rosso e sostenuto da un libro al naturale. Gli esperti del settore attendevano questa comunicazione per risolvere dei dubbi sull'interpretazione dello stemma,   nati quando era stata mostrata la prima immagine, soprattutto sulla parte inferiore, contraddistinta con una tonalità avorio. Nella scienza del blasone l’argento è uno dei due metalli usati in che si contrassegna nelle incisioni lasciando in bianco il campo   la figura di questo sm...

Lo stemma di Leone XIV

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  Sabato 10 maggio è stato reso noto lo stemma di Leone XIV, è timbrato dalla mitra pontificia, introdotta   per la prima volta da Benedetto XVI e usata da Francesco. Si tratta uno scudo tagliato, un termine utilizzato in araldica per indicare una partizione diagonale dall’alto a destra (sinistra in araldica), in basso a sinistra (destra in araldica), dividendolo in due parti uguali. Nel primo, il campo è in azzurro con il giglio bianco: un chiaro richiamo mariano sia nel colore, sia nel fiore, simbolo collegato alla Vergine Maria,   nella tradizione cristiana viene offerto dall'arcangelo Gabriele alla Vergine durante l'Annunciazione. Nel secondo, il campo è bianco con il libro chiuso cimato dal cuore fiammeggiante trafitto da una freccia: un esplicito richiamo a Sant’Agostino. Un’immagine, che richiama l’esperienza della conversione del Santo, il quale spiegava con la frase “Vulnerasti cor neun verbo tuo” , Hai trafitto il mio cuore con la tua parola. Il motto con...

Il Conclave: un viaggio nella tradizione e nella spiritualità

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                                                                       La parola Conclave ha un'origine latina affascinante: deriva da cum clave , che significa "con chiave". Questo nome richiama l'antica tradizione di chiudere a chiave i cardinali elettori nella Cappella Sistina, impedendo loro di uscire fino alla scelta del nuovo Pontefice. La storia sua storia è strettamente legata a Viterbo, una città che, nel XIII secolo, divenne protagonista di uno degli episodi più curiosi della tradizione papale. Nel 1268, alla morte di Papa Clemente IV, iniziò uno dei Conclavi più lunghi della storia. I cardinali elettori si riunirono nel Palazzo dei Papi di Viterbo, ma i negoziati si protrassero per quasi tre anni a causa delle divisioni interne. La situazione divenne insostenibile, e i cittadini viterbesi—stanch...