Soldato Ignoto e Tu? Memoria dalla Grande Guerra al Milite Ignoto
Il 28 maggio 2022, alle ore 18 presso
Sala Consiliare del Comune di Conegliano (Treviso), è stato presentato il mio
volume dal titolo: “Soldato Ignoto e Tu? Memoria dalla Grande Guerra al Milite Ignoto”,
edito da FM Edizioni di San Miniato (Pisa). Alla presenza della Bandiera
conservata dal Reggimento Lagunari Serenissima, che poco più di cento anni fa
avvolse la bara di uno degli undici Soldati ignoti tra i quali venne scelto il
Milite Ignoto. Rendendo il tutto un momento unico e indimenticabile. La presentazione è stata preceduta da un
momento commemorativo, con la celebrazione della Santa Messa alle 17 presso l’oratorio
della Madonna della Salute, in via XX Settembre. In questo luogo nell’ottobre
1921 furono accolte prima cinque e poi sei salme dei Soldati Ignoti, durante la
sosta della Commissione appositamente costituita per individuare quella del
Milite Ignoto.
La presentazione sono intervenuti molte persone e numerose autorità civili e
militari, tra cui: il Presidente del Consiglio Comunale Isabella Gianelloni, il Sindaco di Conegliano Fabio Chies e la
Senatrice Sonia Fregolent.
Il volume ripercorre aspetti quotidiani della Grande Guerra, fino al
Milite Ignoto, con immagini di cartoline dell’epoca di propaganda e di
medaglie, fino al rito del Milite Ignoto. A seguito, un’attenta ricerca sui
quotidiani e documenti dell’epoca.
Il libro è diviso in capitoli, una prima parte dedicata alla storia generale, per proseguire con curiosità
e diversi approfondimenti, quali: la partecipazione al conflitto di Giovanni Gronchi
e Sandro Pertini; l’uso delle cartoline
del prestito nazionale, franchigie, cartoline militari e di propaganda; la
nascita e la diffusione dei luttini;
la concessione di alcune decorazioni a tutti quelli che avevano preso parte
attiva, in base al periodo.
Particolari della Bandiera che avvolse la bara di un Soldato ignoto nel ottobre 1921 a Conegliano
La seconda parte tratta in maniera scrupolosa la storia del Milite
Ignoto, dalla legge alla sepoltura, con particolare attenzione all’esumazione
delle salme nel veneto, in particolare Monte Grappa e Montello. Fino alla descrizione
della Scelta, del viaggio e fino al
rito Supremo.
Per terminare con una ricerca: sulle cartoline e medaglie emesse
dedicate al Milite Ignoto; descrizione del francobollo emesso il 1 novembre 1921
per il “3°anniversario della Vittoria”,
storia E.A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta, autore de “La canzone del Piave”, che scrisse nel
1921, la canzone “Soldato Ignoto”, da cui
ritornello trae il titolo il volume;
descrizione del monumento ai caduti di Savona e il rito che ogni giorno si
ripete; storia dell’elaborazione del lutto, fino alla costruzione dei Sacrari,
in particolare Monte Grappa, Montello,
Fagarè e Redipuglia.
La pubblicazione gode del patrocinio di: Gruppo delle Medaglie d’Oro
al Valor Militare d’Italia, Associazione Nazionale Arma di Cavalleria,
Associazione Lagunari Truppe Anfibie, Comune di Conegliano e Associazione
Comuni della Marca Trevigiana. Contiene un appendice con le fotoriproduzioni
dei verbali della Commissione per la raccolta delle Salme dei Militi Ignoti,
dal n.1 a n.7, autorizzate dall’Ufficio Storico della Stato Maggiore dell’Esercito
Italiano.
Il testo è un piccolo contributo per far conoscere e divulgare una
storia drammatica ed eroica del popolo italiano, affinché tramite la Memoria di
questi fatti, non si ripetano gli errori
passato, affermando ogni giorno i valori di Pace e il dialogo fra i popoli.
Al termine è intervenuto in
video collegamento dal Libano il Generale Massimiliano Stecca, Comandante della
Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e Comandante del Contingente
italiano.
La vendita del volume, in questa la circostanza, ha permesso, con la generosità
dell'ANAC (Associazione Nazionale Arma Cavalleria) Veneto e della Sezione ALTA (Associazione Lagunari Truppe
Anfibie) di Treviso, di donare nell'ambito delle attività CIMIC (cooperazione
Civile Militare) del Contingente italiano in Libano guidato dalla Brigata di
Cavalleria Pozzuolo del Friuli, sei computer
ad una scuola tecnica.
Michele Fiaschi
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