Il centenario del Milite Ignoto celebrato con un foglietto filatelico

 


Oggi, 19 ottobre 2021,  Poste Italiane comunica che viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo del centenario del Milite Ignoto, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€, racchiuso un foglietto.

Il valore è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta patinata gommata, fluorescente non filigranata; su bozzetto a cura Maria Carmela Perrini, con una tiratura centocinquantamila esemplari.

Il foglietto raffigura il Vittoriano nella sua interezza e, a sinistra, delimitati da una banda tricolore, sono riprodotti, entro un riquadro, due lavori artistici rappresentativi del Milite Ignoto vincitori di un concorso, indetto dall’Associazione Fortemaso, che ha visto impegnati alcuni studenti delle scuole italiane; in alto svetta il logo del centenario del Milite Ignoto.

Completano il foglietto le leggende “BOZZETTI REALIZZATI DA ALUNNI VINCITORI DEL CONCORSO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE FORTEMASO” e “SOLDATO ITALIANO, NON IDENTIFICATO, CHE RAPPRESENTA TUTTI I MILITARI IGNOTI CADUTI IN GUERRA”.

La vignetta del francobollo raffigura il Milite Ignoto e la statua della Dea Roma incastonati nel complesso monumentale dell’Altare della Patria, monumento nazionale italiano tra i più rappresentativi.

Completano il francobollo la leggenda “CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Dal 4 novembre 1921, il corpo del Milite Ignoto  riposa ai piedi della statua della Dea Roma, tra le statue delle regioni, delle quattordici città che furono capitali e repubbliche marinare e di sei che rappresentano allegorie dei valori civili del popolo italiano: forza, diritto, concordia, azione, pensiero e sacrificio.

Fu il colonello Giulio Douhet, nell’agosto 1920, a proporre di dare onore al Soldato, di onorare anche in Italia i caduti con la creazione di un monumento al Milite Ignoto a Roma, un simbolo in cui tutta la Nazione si sarebbe potuta riconoscere.

La legge sulla “Sepoltura della salma di un soldato ignoto” fu poi approvata dal parlamento un grande consenso e senza dibattito nell’agosto 1921.

Come luogo di sepoltura fu scelto il monumento funebre a Vittorio Emanuele II, “Padre della Patria”, rimasto vuoto.

Si penso di cercare undici salme senza nome in tutti i posti dove si era combattuto, dal Carso agli Altopiani, dalle foce del Piave al Montello; nell’ottobre dello stesso anno, fu incaricata un’apposita commissione per la selezione delle salme.

Gli undici feretri furono portati ad Aquileia, nella Basilica e il 28 ottobre spettò la scelta della salma a Maria Bergamas, madre del sottotenente Antonio, volontario irredentista di Gradisca d’Isonzo morto in combattimento sul Monte Cimone, senza che il suo corpo fosse stato mai ritrovato.

Il corpo designato fu messo in una speciale urna fatta allestire a cura del Ministero della Guerra, poi collocata sull’affusto di un cannone e deposta su un carro funebre ferroviario di un treno speciale sulla linea Aquileia-Roma, passando per Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto a velocità moderatissima in modo che presso ciascuna stazione la popolazione avesse modo di onorare il caduto.

Il convoglio raggiunse la stazione Termini a Roma il 2 novembre, la salma fu accolta dalle bandiere di tutti i reggimenti delle forze armate italiane, le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il re in testa. Il feretro fu trasferito nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, dove furono officiate le solenni esequie e vi restò esposta al pubblico fino al giorno 4, quando si mosse il corteo funebre passando per le vie di Roma, fino al Vittoriano, per la sepoltura solenne.

Fu la più importante manifestazione patriottica dell'Italia unita, un evento al quale parteciparono gli appartenenti di ogni fazione politica, come si legge nei commossi resoconti dei quotidiani dell'epoca.

«Il Milite Ignoto è un cittadino in armi, che ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, dando così testimonianza del sacrificio del singolo per il bene comune, in ogni tempo e in ogni luogo, senza distinzione di Patria. L’eroico richiamo che si solleva potentemente dall’Altare della Patria e dal Sacello del Milite Ignoto appartiene a ciascuno di noi, luminoso esempio per le nuove generazioni. È un messaggio di speranza e monito severo ad operare convintamente per favorire il dialogo tra uomini e Paesi diversi e riaffermare con forza il valore della pace»; così  scrive il Generale di Divisione Gualtiero Mario De Cicco, Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, nel bollettino illustrativo che accompagna l’emissione.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente il foglietto, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione e una tessera, al prezzo di 15€.

Inoltre è stato realizzato anche uno speciale cofanetto di pregio, con una tiratura limitata a soli mille esemplari, contenente il folder e una moneta in argento dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in vendita al prezzo di 150€.

Michele Fiaschi




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