Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, voto unanime del Consiglio Comunale di San Miniato


Nella seduta di sabato 11 settembre il consiglio comunale di San Miniato ha deliberato all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.

Intervento del Consigliere Comunale con delega alla Memoria e Pace Michele Fiaschi:

"Buongiorno a tutti Voi, Presidente, Segretario, Consiglieri, Sindaco, rappresentanti della Giunta, autorità militari presenti, associazioni e  cittadini tutti.

Permettetemi di ringraziare in primis il Col. Dechigi Vice Comandante della Brigata Folgore e già responsabile dell’Ufficio Storico dell’Esercito Italiano, uno dei massimi esperti di storia militare, per il suo prestigioso intervento e per l’onore che ci ha fatto di essere qui con noi questa mattina, nonostante i suoi molteplici impegni istituzionali. Ringrazio il  Comando Forze Operative Nord, Alto Comando multifunzione dell'Esercito che ha permesso la Sua presenza questa mattina e per la preziosa collaborazione con il nostro Comune.

Un ringraziamento al Prof. Betti Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni  Combattentistiche e Partigiane per la Sua preziosa collaborazione e per il messaggio che ci ha voluto mandare quest’oggi. Ringrazio il Col. Riccardi Comandante della Compagnia CC di San Miniato e il Tenente Rosangela Di Lecce neo Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di San Miniato. Ringrazio il Luogotenente Alfieri in quanto comandante della stazione CC San Miniato è stato parte attiva per questo percorso odierno con la sua sensibilizzazione e richiesta.

Infine, un ringraziamento davvero speciale a tutti i colleghi Consiglieri, il Presidente di questo consiglio, il Sindaco e il segretario comunale per aver intrapreso insieme, questo percorso che ci ha condotto quest’ oggi al consiglio comunale aperto, grazie di cuore.

Quest’anno ci apprestiamo a celebrare i  100 anni dalla tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, che avvenne il 4 novembre 1921. Tali celebrazioni hanno avuto inizio il 1 giugno 2021 e avranno il loro culmine con la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate p.v.

Celebrazioni promosse dal Parlamento Italiano  e dal ministero della difesa. In quest’ambito il Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia , associazione composta da singoli e da città decorati con questa prestigiosa onorificenza, ha promosso il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”. Un progetto sviluppato in collaborazione con Anci e con l’Unione nazionale mutilati per servizio. Successivamente sono susseguiti accordi informali con il Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma (ASSOARMA) e la Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane. Infine, ha ottenuto due importanti interventi, entrambi nel marzo scorso, il primo del Gabinetto del Ministro e il secondo, da esso discendente, dello Stato Maggiore della Difesa, con i quali gli Stati Maggiori delle tre Forze Armate ed il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri sono stati invitati ad attivare i rispettivi Comandi Territoriali dipendenti, affinché sensibilizzassero quanto più possibile gli enti locali.

Al Comune di San Miniato sono pervenute richieste formali di:

-        ANCI Toscana

-        Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia

-        Presidente Provinciale di Pisa e componente del Comitato Esecutivo dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio

-        Comandante della Stazione Carabinieri di San Miniato, il Luogotenente Giovanni Alfieri

-        Commissario della Federazione Provinciale di Pisa dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare

-        Presidente della Federazione Pisana dell’ Associazione Nazionale  Combattenti e Reduci

-        Presidente Delegazione Regionale Toscana dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra e Fondazione

-        Presidente Provinciale di Pisa dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Le richieste si collocano nel quadro della memoria pubblica dei caduti militari italiani, valorizzando la loro testimonianza storica e i valori di Pace e Fratellanza. In quanto il Milite Ignoto è simbolo di sacrificio, di identità nazionale collettiva, al pari del Tricolore e dell’Inno Nazionale.

La delibera per il conferimento della Cittadinanza Onoraria di San Miniato al Milite Ignoto di quest’oggi riprende in gran parte la delibera proposta da Anci con il Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia, ma abbiamo apportato alcune modifiche specifiche, a nostro avviso migliorative. Abbiamo inserito tutti gli enti richiedenti a questo comune, abbiamo ricordato l’alto numero dei caduti sanminiatesi nella Grande Guerra , 565. Rimarcando il rispetto doveroso per tutti caduti di tutte le guerre e tutte le missioni di Pace; ribadendo con forza e determinazione l’articolo 11 della nostra Costituzione.

Dopo la 1°  guerra mondiale, alcune Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto e così avvenne nel 1921 anche in Italia.

Del resto la Grande Guerra fu appellata così sia per il numero dei Paesi coinvolti, sia per le ingentissime risorse umane e materiali che furono sacrificate e che non trovano paragone in nessun altro scontro bellico precedente; causando una quantità ingente di vittime e rendendo molti corpi dei caduti non identificabili.

Dal Carso alla linea del Piave  le barriere tra regioni, dialetti e generazioni caddero definitivamente: i soldati siciliani e calabresi combatterono accanto ai nostri uomini samminiatesi, ai toscani, ai friulani, ai veneti e a quelli delle altre regioni; così come i ragazzi del ’99 fecero accanto ai veterani , fino a Vittorio Veneto, l’affermazione finale che permise di completare con le ultime terre irredente e il processo risorgimentale cominciato oltre mezzo secolo prima.

Uomini messi alle prove di senso dell’onore e del dovere, ai piccoli grandi eroismi conosciuti e sconosciuti, ma anche alle fragilità e alle paure patite. Contadini, operai,  analfabeti e persone semplici divenute improvvisamente soldati che hanno risposto al richiamo e hanno compiuto un enorme sacrificio per il paese.

Il vincolo unitario acquista straordinaria forza e significato proprio per il fatto che il corpo del Milite Ignoto, non è legato a nessun luogo, aprendo alla possibilità di appartenenza ad ogni luogo  d’Italia.

Quel corpo diventa in tal modo il simbolo di quell’unità che è solennemente proclamata nella nostra Carta Costituzionale.

Ogni anno il 4 novembre celebriamo la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è una giornata celebrativa nazionale, istituita nel 1919 è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall'età liberale, all'Italia repubblicana.

Il primo atto ufficiale pubblico di ogni neo eletto Presidente della Repubblica è l’omaggio al Milite Ignoto e in ogni festività nazionale le massime autorità dello stato Italiano rendono omaggio al sacello  presso l’Altare della Patria.

Quel corpo ha cui fanno la Guardia d’Onore due militari 24 ore su 24.

Una stretta e logica connessione, che tutti noi avvertiamo quasi come naturale, tra Forze Armate e Unità Nazionale.  E’ un legame che riposa su quei valori fondamentali di solidarietà, pace, democrazia e libertà, che costituiscono pilastri imprescindibili della nostra comunità nazionale e che sono stati frutto di una conquista lunga e dolorosa da parte di quanti, soprattutto giovani , provenienti da ogni parte del paese, dal Risorgimento alla Grande Guerra, fino alla Liberazione, hanno lottato fianco a fianco, facendo di essi il loro credo laico e traducendo la loro energia morale in concreta azione quotidiana.

Tengo a ribadire che oggi non siamo qui a inneggiare alla guerra. L’ ART. 11 della nostra Costituzione Repubblicana, nella prima parte recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, come ricordiamo in questa delibera.

Siamo qui a ricordare i sacrifici, i lutti le speranze infrante di tanti militari e delle loro famiglie, a dare il nostro solenne ringraziamento, a tutte le forze armate che col loro sacrificio hanno consentito e consentono a noi tutti oggi la democrazia e la libertà.

Insieme all’art 11 dobbiamo ricordare l'art. 52 della Costituzione che recita “La difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.

Voglio ricordare le parole del giuramento che ogni militare fa: «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni».

Questa delibera ripercorre il percorso storico dell’Istituzione del Milite Ignoto, ma si rivolge anche ha ciò che nel 1915-1918, avvenne a  San Miniato. Che pagò un altissimo tributo di sangue con i suoi 565 caduti, dei quali molti corpi furono dilaniati dagli ordigni e resi non identificabili, al fine di perpetuare il loro sacrificio, l’importanza e la memoria di questi valenti concittadini e siano di monito per le nuove generazioni.

Ribadendo che oggi il Milite Ignoto è un Simbolo nazionale che rappresenta tutti i caduti ed i dispersi in guerra italiani. Fino ai soldati della Repubblica che hanno versato il loro sangue nelle missioni internazionali di pace, dagli aviatori italiani massacrati a Kindu ai caduti dell'Afghanistan. Divenendo uno dei simboli della nostra identità nazionale, un valore di sacrificio, di fratellanza, di unità e di memoria per favorire la pace  e il dialogo fra i popoli.

Concedere la cittadinanza onoraria di San Miniato al Milite Ignoto, quale massimo riconoscimento della nostra comunità, significa riconoscere pienamente il sacrificio di coloro che, dal tormentato e lungo processo risorgimentale alle trincee della Grande Guerra  fino ai giorni nostri, hanno dato la propria vita.

Significa tributare onore e gratitudine a  coloro che allora come oggi, persero la vita per proteggere e servire il nostro Paese.

Altresì significa riconoscere il tributo delle donne e degli uomini delle Forze Armate, i quali con la prontezza e la professionalità che li contraddistingue, dimostrano, ancora una volta, il loro essere risorsa preziosa e insostituibile, in armonia con le altre articolazioni dello Stato.

Il loro operato, silenzioso ed efficace, e la loro genuina dedizione suscitano orgoglio e profonda riconoscenza in tutto il Paese.

La capacità di coniugare valore e coraggio con altruismo, generosità ed empatia nei riguardi del tessuto sociale locale, è particolarità che caratterizza i nostri militari ed è patrimonio della nostra storia.

Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri che,  sono le tra migliori energie al servizio del Paese, e sempre rispettosi del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica dinnanzi alla Bandiera, in nome e per l’affermazione dei valori di pace, giustizia e libertà.

Questa delibera dunque impegna il Sindaco e la Giunta:

                a promuove incontri e iniziative di memoria e discussione sul fenomeno tragico della guerra nel corso dell'ultimo secolo, dalle Guerre Mondiali e dalle Guerre coloniali ai conflitti dell'epoca della guerra fredda agli interventi dell'ultima fase ventennale che si è conclusa con il ritiro delle truppe occidentali dall'Afghanistan;

                a conferire la Cittadinanza Onoraria di San Miniato al Milite Ignoto, in quanto simbolo di tutte le vittime militari di tutte le guerre e simbolo di sacrificio e dell’identità nazionale;

                ad apporre una lapide il 4 novembre 2021.

Questa delibera verrà trasmessa:

al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, al Prefetto di Pisa, al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, al Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, al  Presidente del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia e a tutti coloro che hanno richiesto a questo Comune tale concessione e alla Guardia di Finanza di San Miniato.

Permettetemi di sottolineare che questa delibera è un frutto di un lavoro  che ha coinvolto tutti i consiglieri e tutti gruppi, un grande lavoro di squadra e condivisione, come del resto il Milite Ignoto quale simbolo di unità nazionale, merita.   Concludo ringraziando tutti Voi e dicendo viva l’Italia, viva la Pace. "



 Consigliere delegato alla Memoria Michele Fiaschi durante l'intervento

Consegna della pergamena della cittadinanza al Colonello
Cristiano Maria De Chigi vicecomandante della Brigata Folgore in rappresentanza dell'Esercito

Manifesto di Convocazione
 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

La medaglia del bronzo nemico

Tre francobolli dedicati alla "forza delle donne", uno ricorda Maria Plozner Mentil, Medaglia d’Oro al Valor Militare

Il Tricolore italiano si festeggia il 7 gennaio