Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, voto unanime del Consiglio Comunale di San Miniato
Intervento del Consigliere Comunale con delega alla Memoria e Pace Michele Fiaschi:
"Buongiorno a tutti Voi, Presidente, Segretario, Consiglieri, Sindaco, rappresentanti della Giunta, autorità militari presenti, associazioni e cittadini tutti.
Permettetemi di ringraziare in primis il Col. Dechigi Vice
Comandante della Brigata Folgore e già responsabile dell’Ufficio Storico
dell’Esercito Italiano, uno dei massimi esperti di storia militare, per il suo
prestigioso intervento e per l’onore che ci ha fatto di essere qui con noi
questa mattina, nonostante i suoi molteplici impegni istituzionali. Ringrazio
il Comando Forze Operative Nord, Alto
Comando multifunzione dell'Esercito che ha permesso la Sua presenza questa mattina
e per la preziosa collaborazione con il nostro Comune.
Un ringraziamento al Prof. Betti Presidente della
Confederazione Italiana fra le Associazioni
Combattentistiche e Partigiane per la Sua preziosa collaborazione e per
il messaggio che ci ha voluto mandare quest’oggi. Ringrazio il Col. Riccardi
Comandante della Compagnia CC di San Miniato e il Tenente Rosangela Di Lecce neo
Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di San Miniato. Ringrazio il
Luogotenente Alfieri in quanto comandante della stazione CC San Miniato è stato
parte attiva per questo percorso odierno con la sua sensibilizzazione e
richiesta.
Infine, un ringraziamento davvero speciale a tutti i colleghi
Consiglieri, il Presidente di questo consiglio, il Sindaco e il segretario comunale
per aver intrapreso insieme, questo percorso che ci ha condotto quest’ oggi al
consiglio comunale aperto, grazie di cuore.
Quest’anno ci apprestiamo a celebrare i 100 anni dalla tumulazione del Milite Ignoto
nel sacello dell’Altare della Patria, che avvenne il 4 novembre 1921. Tali
celebrazioni hanno avuto inizio il 1 giugno 2021 e avranno il loro culmine con
la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate p.v.
Celebrazioni promosse dal Parlamento Italiano e dal ministero della difesa. In quest’ambito
il Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia , associazione
composta da singoli e da città decorati con questa prestigiosa onorificenza, ha
promosso il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”. Un progetto sviluppato
in collaborazione con Anci e con l’Unione nazionale mutilati per servizio.
Successivamente sono susseguiti accordi informali con il Consiglio Nazionale
Permanente delle Associazioni d’Arma (ASSOARMA) e la Confederazione Italiana
fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane. Infine, ha ottenuto due
importanti interventi, entrambi nel marzo scorso, il primo del Gabinetto del
Ministro e il secondo, da esso discendente, dello Stato Maggiore della Difesa,
con i quali gli Stati Maggiori delle tre Forze Armate ed il Comando Generale
dell’Arma dei Carabinieri sono stati invitati ad attivare i rispettivi Comandi
Territoriali dipendenti, affinché sensibilizzassero quanto più possibile gli
enti locali.
Al Comune di San Miniato sono pervenute richieste formali di:
-
ANCI
Toscana
-
Gruppo
delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia
-
Presidente
Provinciale di Pisa e componente del Comitato Esecutivo dell’Unione Nazionale
Mutilati per Servizio
-
Comandante
della Stazione Carabinieri di San Miniato, il Luogotenente Giovanni Alfieri
-
Commissario
della Federazione Provinciale di Pisa dell’Istituto del Nastro Azzurro fra
Combattenti Decorati al Valor Militare
-
Presidente
della Federazione Pisana dell’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
-
Presidente
Delegazione Regionale Toscana dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed
Invalidi di Guerra e Fondazione
-
Presidente
Provinciale di Pisa dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
Le richieste si collocano nel quadro della memoria pubblica
dei caduti militari italiani, valorizzando la loro testimonianza storica e i valori
di Pace e Fratellanza. In quanto il Milite Ignoto è simbolo di sacrificio, di
identità nazionale collettiva, al pari del Tricolore e dell’Inno Nazionale.
La delibera per il conferimento della Cittadinanza Onoraria
di San Miniato al Milite Ignoto di quest’oggi riprende in gran parte la
delibera proposta da Anci con il Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare
d’Italia, ma abbiamo apportato alcune modifiche specifiche, a nostro avviso
migliorative. Abbiamo inserito tutti gli enti richiedenti a questo comune,
abbiamo ricordato l’alto numero dei caduti sanminiatesi nella Grande Guerra ,
565. Rimarcando il rispetto doveroso per tutti caduti di tutte le guerre e
tutte le missioni di Pace; ribadendo con forza e determinazione l’articolo 11
della nostra Costituzione.
Dopo la 1° guerra
mondiale, alcune Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici
delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto e così avvenne
nel 1921 anche in Italia.
Del resto la Grande Guerra fu appellata così sia per il numero
dei Paesi coinvolti, sia per le ingentissime risorse umane e materiali che
furono sacrificate e che non trovano paragone in nessun altro scontro bellico
precedente; causando una quantità ingente di vittime e rendendo molti corpi dei
caduti non identificabili.
Dal Carso alla linea del Piave le barriere tra regioni, dialetti e
generazioni caddero definitivamente: i soldati siciliani e calabresi combatterono
accanto ai nostri uomini samminiatesi, ai toscani, ai friulani, ai veneti e a
quelli delle altre regioni; così come i ragazzi del ’99 fecero accanto ai
veterani , fino a Vittorio Veneto, l’affermazione finale che permise di
completare con le ultime terre irredente e il processo risorgimentale
cominciato oltre mezzo secolo prima.
Uomini messi alle prove di senso dell’onore e del dovere, ai
piccoli grandi eroismi conosciuti e sconosciuti, ma anche alle fragilità e alle
paure patite. Contadini, operai,
analfabeti e persone semplici divenute improvvisamente soldati che hanno
risposto al richiamo e hanno compiuto un enorme sacrificio per il paese.
Il vincolo unitario acquista straordinaria forza e
significato proprio per il fatto che il corpo del Milite Ignoto, non è legato a
nessun luogo, aprendo alla possibilità di appartenenza ad ogni luogo d’Italia.
Quel corpo diventa in tal modo il simbolo di quell’unità che
è solennemente proclamata nella nostra Carta Costituzionale.
Ogni anno il 4 novembre celebriamo la Giornata dell'Unità
Nazionale e delle Forze Armate è una giornata celebrativa nazionale, istituita
nel 1919 è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia
italiana: dall'età liberale, all'Italia repubblicana.
Il primo atto ufficiale pubblico di ogni neo eletto Presidente
della Repubblica è l’omaggio al Milite Ignoto e in ogni festività nazionale le
massime autorità dello stato Italiano rendono omaggio al sacello presso l’Altare della Patria.
Quel corpo ha cui fanno la Guardia d’Onore due militari 24
ore su 24.
Una stretta e logica connessione, che tutti noi avvertiamo
quasi come naturale, tra Forze Armate e Unità Nazionale. E’ un legame che riposa su quei valori
fondamentali di solidarietà, pace, democrazia e libertà, che costituiscono
pilastri imprescindibili della nostra comunità nazionale e che sono stati
frutto di una conquista lunga e dolorosa da parte di quanti, soprattutto
giovani , provenienti da ogni parte del paese, dal Risorgimento alla Grande
Guerra, fino alla Liberazione, hanno lottato fianco a fianco, facendo di essi
il loro credo laico e traducendo la loro energia morale in concreta azione
quotidiana.
Tengo a ribadire che oggi non siamo qui a inneggiare alla
guerra. L’ ART. 11 della nostra Costituzione Repubblicana, nella prima parte
recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”,
come ricordiamo in questa delibera.
Siamo qui a ricordare i sacrifici, i lutti le speranze
infrante di tanti militari e delle loro famiglie, a dare il nostro solenne
ringraziamento, a tutte le forze armate che col loro sacrificio hanno
consentito e consentono a noi tutti oggi la democrazia e la libertà.
Insieme all’art 11 dobbiamo ricordare l'art. 52 della
Costituzione che recita “La difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.
Voglio ricordare le parole del giuramento che ogni militare
fa: «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la
Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri
del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere
istituzioni».
Questa delibera ripercorre il percorso storico
dell’Istituzione del Milite Ignoto, ma si rivolge anche ha ciò che nel
1915-1918, avvenne a San Miniato. Che
pagò un altissimo tributo di sangue con i suoi 565 caduti, dei quali molti
corpi furono dilaniati dagli ordigni e resi non identificabili, al fine di
perpetuare il loro sacrificio, l’importanza e la memoria di questi valenti
concittadini e siano di monito per le nuove generazioni.
Ribadendo che oggi il Milite Ignoto è un Simbolo nazionale
che rappresenta tutti i caduti ed i dispersi in guerra italiani. Fino ai
soldati della Repubblica che hanno versato il loro sangue nelle missioni
internazionali di pace, dagli aviatori italiani massacrati a Kindu ai caduti
dell'Afghanistan. Divenendo uno dei simboli della nostra identità nazionale, un
valore di sacrificio, di fratellanza, di unità e di memoria per favorire la
pace e il dialogo fra i popoli.
Concedere la cittadinanza onoraria di San Miniato al Milite
Ignoto, quale massimo riconoscimento della nostra comunità, significa
riconoscere pienamente il sacrificio di coloro che, dal tormentato e lungo
processo risorgimentale alle trincee della Grande Guerra fino ai giorni nostri, hanno dato la propria
vita.
Significa tributare onore e gratitudine a coloro che allora come oggi, persero la vita
per proteggere e servire il nostro Paese.
Altresì significa riconoscere il tributo delle donne e degli
uomini delle Forze Armate, i quali con la prontezza e la professionalità che li
contraddistingue, dimostrano, ancora una volta, il loro essere risorsa preziosa
e insostituibile, in armonia con le altre articolazioni dello Stato.
Il loro operato, silenzioso ed efficace, e la loro genuina
dedizione suscitano orgoglio e profonda riconoscenza in tutto il Paese.
La capacità di coniugare valore e coraggio con altruismo,
generosità ed empatia nei riguardi del tessuto sociale locale, è particolarità
che caratterizza i nostri militari ed è patrimonio della nostra storia.
Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri che, sono le tra migliori energie al servizio del
Paese, e sempre rispettosi del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica
dinnanzi alla Bandiera, in nome e per l’affermazione dei valori di pace,
giustizia e libertà.
Questa delibera dunque
impegna il Sindaco e la Giunta:
•
a
promuove incontri e iniziative di memoria e discussione sul fenomeno tragico
della guerra nel corso dell'ultimo secolo, dalle Guerre Mondiali e dalle Guerre
coloniali ai conflitti dell'epoca della guerra fredda agli interventi
dell'ultima fase ventennale che si è conclusa con il ritiro delle truppe
occidentali dall'Afghanistan;
•
a
conferire la Cittadinanza Onoraria di San Miniato al Milite Ignoto, in quanto
simbolo di tutte le vittime militari di tutte le guerre e simbolo di sacrificio
e dell’identità nazionale;
•
ad
apporre una lapide il 4 novembre 2021.
Questa delibera verrà
trasmessa:
al Presidente della
Repubblica, al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore della Difesa,
al Prefetto di Pisa, al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani,
al Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, al Presidente del Gruppo delle Medaglie d’Oro al
Valor Militare d’Italia e a tutti coloro che hanno richiesto a questo Comune
tale concessione e alla Guardia di Finanza di San Miniato.
Permettetemi di sottolineare che questa delibera è un frutto di un lavoro che ha coinvolto tutti i consiglieri e tutti gruppi, un grande lavoro di squadra e condivisione, come del resto il Milite Ignoto quale simbolo di unità nazionale, merita. Concludo ringraziando tutti Voi e dicendo viva l’Italia, viva la Pace. "
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